“La Capitanata è stretta nella morsa di emergenze tra le più diverse che l’Amministrazione provinciale non sembra in grado di fronteggiare e, ancor meno, contrtibuire a risolvere”. Antonio Prencipe, capogruppo del Partito Democratico, sintetizza così l’analisi delle azioni messe in campo dalla Giunta Pepe “di fronte alla questione rifiuti, alla riesplosione della ferocia criminale, agli scippi del Governo nei confronti del Sud: praticamente nulla, ad ogni livello e sotto ogni profilo”.
Emergenza rifiuti – “L’intera Capitanata è sull’orlo del baratro e l’assessorato all’Ambiente non riesce a svolgere il proprio ruolo di coordinamento territoriale”, afferma Antonio Prencipe. A distanza di oltre 3 mesi dalla sottoscrizione della prima ordinanza per l’emergenza dell’ATO FG/3, il presidente Pepe potrebbe presto firmare quella relativa all’ATO FG/1; nel frattempo “l’assessorato all’Ambiente sollecita la raccolta differenziata, ma continua a non ripartire i fondi regionali che tiene in cassa da due anni”. In più, “non è dato conoscere se esista o sia stata avviata l’elaborazione di una pianificazione strategica su un tema tanto delicato”.
Emergenza sicurezza – Gli omicidi di Cerignola, Foggia e Mattinata hanno fatto riesplodere l’emergenza sicurezza in Capitanata, a fronte della quale “non si comprende quale sia la difficoltà della Giunta e della maggioranza consiliare a portare in Consiglio la delibera di attivazione di una serie di interventi per la promozione della legalità e il sostegno alle vittime”. Presentata proprio dal gruppo del PD, la proposta è stata esaminata dalla I° Commissione Affari Generali ed il testo, “licenziato all’unanimità ben prima delle ferie natalizie”. “Il presidente Pepe assume una grave responsabilità istituzionale bloccando un atto così ampiamente condiviso – sottolinea Antonio Prencipe – la cui mancata approvazione è offensiva per l’Assise e per la comunità foggiana, con la quale abbiamo assunto l’impegno a compiere tutto quanto in nostro potere per favorire l’affermazione della legalità”.
Emergenza terremoto – “Torna, prepotente, la questione della mancata attribuzione, da parte del Governo, dei fondi necessari al completamento della ricostruzione; ma l’unico a non rendersene conto è il nostro presidente, evidentemente preoccupato di non arrecare troppo fastidio al ministero dell’Economia”. Il capogruppo del PD fa riferimento al recente incontro tra i Comuni del cratere e i presidenti delle Regioni Puglia e Molise, il cui esito è stata la predisposizione di un documento per sollecitare lo stanziamento di fondi idonei ad una programmazione triennale degli interventi: “La realtà vissuta in quelle comunità è ben diversa da quella descritta all’on. Pepe dalle segreterie ministeriali. La verità è che ancora non si conoscono i contenuti reali dell’ordinanza con cui il Governo ha prorogato l’emergenza, dunque non si può comprendere quali risultati effettivi abbia avuto la battaglia condotta dai sindaci con l’esclusivo sostegno delle minoranze in Parlamento”.
Emergenza agricoltura – “Mentre noi invochiamo la dichiarazione dello stato di calamità naturale, il ministero delle Politiche Agricole ancora non rende noto l’ammontare del fondi di solidarietà per il 2009 e, come già lo scorso anno, a Palazzo Dogana si ha la sensazione che la cosa non interessi ad alcuno”. A causa del taglio del fondo 2008, gli imprenditori agricoli della Capitanata hanno dovuto accollarsi una tassa aggiuntiva, in media, di circa 140 euro. Nel frattempo le aziende olivicole attendono ancora che il ministro Zaia mantenga le promesse fatte, mentre “si iniziano già a fare i conti delle passività prodotte dalla cancellazione della fiscalizzazione dei contributi previdenziali, come annunciato da Tremonti e Zaia”.
Authority – Lo stesso ministro per le Politiche agricole “continua a mostrare di non tenere in alcuna considerazione le sollecitazioni dell’on. Pepe e degli altri deputati e senatori foggiani del PdL” sull’attuazione dell’Authority alimentare a Foggia. “Alla mancanza di atti formali in Parlamento – continua il capogruppo del PD – si aggiunge l’incapacità di interlocuzione informale per ottenere un risultato così importante per il nostro territorio”.
“Con ogni evidenza, tanto l’operato del presidente, anche nella sua veste di parlamentare di maggioranza, che della Giunta non risultano all’altezza del problematico contesto, territoriale e nazionale, in cui tutti noi siamo chiamati ad operare – conclude Antonio Prencipe – a pagarne le conseguenze sono e saranno i cittadini, le cui aspettative e aspirazioni sono state tradite e travolte in poco meno di un anno di governo della destra a Palazzo Dogana”.
Emergenza rifiuti – “L’intera Capitanata è sull’orlo del baratro e l’assessorato all’Ambiente non riesce a svolgere il proprio ruolo di coordinamento territoriale”, afferma Antonio Prencipe. A distanza di oltre 3 mesi dalla sottoscrizione della prima ordinanza per l’emergenza dell’ATO FG/3, il presidente Pepe potrebbe presto firmare quella relativa all’ATO FG/1; nel frattempo “l’assessorato all’Ambiente sollecita la raccolta differenziata, ma continua a non ripartire i fondi regionali che tiene in cassa da due anni”. In più, “non è dato conoscere se esista o sia stata avviata l’elaborazione di una pianificazione strategica su un tema tanto delicato”.
Emergenza sicurezza – Gli omicidi di Cerignola, Foggia e Mattinata hanno fatto riesplodere l’emergenza sicurezza in Capitanata, a fronte della quale “non si comprende quale sia la difficoltà della Giunta e della maggioranza consiliare a portare in Consiglio la delibera di attivazione di una serie di interventi per la promozione della legalità e il sostegno alle vittime”. Presentata proprio dal gruppo del PD, la proposta è stata esaminata dalla I° Commissione Affari Generali ed il testo, “licenziato all’unanimità ben prima delle ferie natalizie”. “Il presidente Pepe assume una grave responsabilità istituzionale bloccando un atto così ampiamente condiviso – sottolinea Antonio Prencipe – la cui mancata approvazione è offensiva per l’Assise e per la comunità foggiana, con la quale abbiamo assunto l’impegno a compiere tutto quanto in nostro potere per favorire l’affermazione della legalità”.
Emergenza terremoto – “Torna, prepotente, la questione della mancata attribuzione, da parte del Governo, dei fondi necessari al completamento della ricostruzione; ma l’unico a non rendersene conto è il nostro presidente, evidentemente preoccupato di non arrecare troppo fastidio al ministero dell’Economia”. Il capogruppo del PD fa riferimento al recente incontro tra i Comuni del cratere e i presidenti delle Regioni Puglia e Molise, il cui esito è stata la predisposizione di un documento per sollecitare lo stanziamento di fondi idonei ad una programmazione triennale degli interventi: “La realtà vissuta in quelle comunità è ben diversa da quella descritta all’on. Pepe dalle segreterie ministeriali. La verità è che ancora non si conoscono i contenuti reali dell’ordinanza con cui il Governo ha prorogato l’emergenza, dunque non si può comprendere quali risultati effettivi abbia avuto la battaglia condotta dai sindaci con l’esclusivo sostegno delle minoranze in Parlamento”.
Emergenza agricoltura – “Mentre noi invochiamo la dichiarazione dello stato di calamità naturale, il ministero delle Politiche Agricole ancora non rende noto l’ammontare del fondi di solidarietà per il 2009 e, come già lo scorso anno, a Palazzo Dogana si ha la sensazione che la cosa non interessi ad alcuno”. A causa del taglio del fondo 2008, gli imprenditori agricoli della Capitanata hanno dovuto accollarsi una tassa aggiuntiva, in media, di circa 140 euro. Nel frattempo le aziende olivicole attendono ancora che il ministro Zaia mantenga le promesse fatte, mentre “si iniziano già a fare i conti delle passività prodotte dalla cancellazione della fiscalizzazione dei contributi previdenziali, come annunciato da Tremonti e Zaia”.
Authority – Lo stesso ministro per le Politiche agricole “continua a mostrare di non tenere in alcuna considerazione le sollecitazioni dell’on. Pepe e degli altri deputati e senatori foggiani del PdL” sull’attuazione dell’Authority alimentare a Foggia. “Alla mancanza di atti formali in Parlamento – continua il capogruppo del PD – si aggiunge l’incapacità di interlocuzione informale per ottenere un risultato così importante per il nostro territorio”.
“Con ogni evidenza, tanto l’operato del presidente, anche nella sua veste di parlamentare di maggioranza, che della Giunta non risultano all’altezza del problematico contesto, territoriale e nazionale, in cui tutti noi siamo chiamati ad operare – conclude Antonio Prencipe – a pagarne le conseguenze sono e saranno i cittadini, le cui aspettative e aspirazioni sono state tradite e travolte in poco meno di un anno di governo della destra a Palazzo Dogana”.
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