“Sommando la crisi globale ai tagli disposti dal Governo nell’intero comparto scolastico si ottiene il licenziamento di 500 donne e uomini dipendenti delle coop che si occupano delle pulizia negli istituti scolastici della Capitanata. 500 persone in carne e ossa che ora rischiano l’espulsione a vita dal mondo del lavoro”. E’ Antonio Prencipe, a nome dell’intero gruppo del Partito Democratico in Consiglio provinciale, ad esprimere “solidarietà umana e sostegno istituzionale alla battaglia intrapresa dalla Cgil a tutela di questi lavoratori e delle loro famiglie, vittime della visione ragionieristica imposta da Tremonti alla Gelmini”.
D’altronde, non sono queste le prime “vittime” dell’intervento del Governo Berlusconi sull’assetto organizzativo della scuola. “Già lo scorso anno, in alcuni istituti scolastici, si era al di sotto della soglia minima di sorveglianza – sottolinea Prencipe - Per l’anno scolastico 2008-2009, a causa dei tagli inseriti nella Finanziaria estiva, sono stati tagliati 116 posti rispetto al 2007”.
Ancora quest’anno, “in applicazione della direttiva che blocca l’autorizzazione degli indirizzi con un numero di alunni inferiore a 20 unità – continua il capogruppo del PD – l’Ufficio scolastico provinciale non ha autorizzato circa 30 corsi, pari ad almeno 50 classi, che avrebbero offerto un’occasione di lavoro ad oltre 100 docenti e contribuito a salvaguardare l’attuale livello di servizi di assistenza e pulizia. Inoltre, non è stato possibile attivare circa 30 classi destinate a soddisfare il fabbisogno dei corsi di recupero o motivati dalla mobilità studentesca, al pari della gran parte dei corsi serali destinati alla formazione dei lavoratori, degli adulti con bassa scolarizzazione o evasori scolastici, dei detenuti. Ciò ha determinato – sottolinea Prencipe – la perdita di altri 60 posti di docenza”.
Cosa accadrà con il prossimo anno scolastico è ancora “tutto da decifrare, considerati la contraddittorietà della linea ministeriale e gli interventi di moderazione dei tagli determinati dall’opposizione parlamentare e dalle manifestazioni studentesche e sindacali”.
“Sollecito il presidente della Provincia e l’assessore alle Politiche scolastiche a promuovere un incontro con le rappresentanze sindacali dei lavoratori delle coop – conclude il capogruppo del PD – per concordare iniziative politiche e istituzionali in difesa dell’occupazione e della funzionalità del sistema scolastico”.
D’altronde, non sono queste le prime “vittime” dell’intervento del Governo Berlusconi sull’assetto organizzativo della scuola. “Già lo scorso anno, in alcuni istituti scolastici, si era al di sotto della soglia minima di sorveglianza – sottolinea Prencipe - Per l’anno scolastico 2008-2009, a causa dei tagli inseriti nella Finanziaria estiva, sono stati tagliati 116 posti rispetto al 2007”.
Ancora quest’anno, “in applicazione della direttiva che blocca l’autorizzazione degli indirizzi con un numero di alunni inferiore a 20 unità – continua il capogruppo del PD – l’Ufficio scolastico provinciale non ha autorizzato circa 30 corsi, pari ad almeno 50 classi, che avrebbero offerto un’occasione di lavoro ad oltre 100 docenti e contribuito a salvaguardare l’attuale livello di servizi di assistenza e pulizia. Inoltre, non è stato possibile attivare circa 30 classi destinate a soddisfare il fabbisogno dei corsi di recupero o motivati dalla mobilità studentesca, al pari della gran parte dei corsi serali destinati alla formazione dei lavoratori, degli adulti con bassa scolarizzazione o evasori scolastici, dei detenuti. Ciò ha determinato – sottolinea Prencipe – la perdita di altri 60 posti di docenza”.
Cosa accadrà con il prossimo anno scolastico è ancora “tutto da decifrare, considerati la contraddittorietà della linea ministeriale e gli interventi di moderazione dei tagli determinati dall’opposizione parlamentare e dalle manifestazioni studentesche e sindacali”.
“Sollecito il presidente della Provincia e l’assessore alle Politiche scolastiche a promuovere un incontro con le rappresentanze sindacali dei lavoratori delle coop – conclude il capogruppo del PD – per concordare iniziative politiche e istituzionali in difesa dell’occupazione e della funzionalità del sistema scolastico”.
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