L’Auditorium della Biblioteca provinciale di Foggia ospita oggi la seconda sessione della Conferenza programmatica e di organizzazione del Partito Democratico di Capitanata, aperta ieri dalla manifestazione conclusa dall’on. Pierluigi Bersani.
Ad aprire i lavori dell’Assemblea provinciale, per l’occasione aperta alla partecipazione di tutti i segretari di Circolo, la presidente del PD, Valentina Lucianetti, che ha richiamato la “folta partecipazione all’iniziativa con l’ex ministro Bersani” a testimonianza dell’“entusiasmo che il Partito Democratico è capace di motivare quando si chiamano i nostri iscritti, i nostri elettori e quanti guardano con interesse alla nostra esperienza a contribuire all’elaborazione delle nostre politiche”.
Corposo il lavoro di elaborazione svolto dalle due commissioni, per il programma e per l’organizzazione, rispettivamente presiedute da Sabino Colangelo e Claudio Sottile, che hanno prodotto due tesi programmatiche, dieci contributi tematici (su energia, ambiente, lavoro, agricoltura, turismo, valorizzazione del territorio, formazione, ecc.) e il Regolamento organizzativo che guiderà il completamento della costruzione del PD in Capitanata.
“Abbiamo delineato il nostro progetto economico all’interno di un progetto politico che mira al risultato di cambiare effettivamente il contesto sociale in cui agiamo”, ha affermato Sabino Colangelo, intervenuto a sintetizzare il lavoro svolto dalla commissione per il programma.
“La nostra visione punta a combinare e coordinare i contesti istituzionali e territoriali, dall’Europa alla Capitanata, per trovare la chiave interpretativa degli obiettivi che ci poniamo in quanto forza di governo”. Da questa premessa discende la “irrinunciabilità della cooperazione istituzionale, anche con le Giunte di centrodestra, per attuare una politica di governo che abbia effetti concreti sulla comunità in cui operiamo”.
A maggior ragione, ha sottolineato Colangelo, “il PD deve costruire un sistema di alleanze, sociali e politiche. Quest’ultima è forse l’operazione più complessa, che dobbiamo fondare su un progetto chiaro di governo. Scontiamo divisioni e problemi di carattere nazionale, ma anche esperienze amministrative non proprio felici – ha concluso il presidente della Commissione per il programma – Per superarle dobbiamo valorizzare il molto di buono che è stato fatto e proporre nuove strategie che intercettino le eccellenze e l’innovazione presenti nell’impresa, nel mondo del lavoro e negli ambienti accademici”.
Ad aprire i lavori dell’Assemblea provinciale, per l’occasione aperta alla partecipazione di tutti i segretari di Circolo, la presidente del PD, Valentina Lucianetti, che ha richiamato la “folta partecipazione all’iniziativa con l’ex ministro Bersani” a testimonianza dell’“entusiasmo che il Partito Democratico è capace di motivare quando si chiamano i nostri iscritti, i nostri elettori e quanti guardano con interesse alla nostra esperienza a contribuire all’elaborazione delle nostre politiche”.
Corposo il lavoro di elaborazione svolto dalle due commissioni, per il programma e per l’organizzazione, rispettivamente presiedute da Sabino Colangelo e Claudio Sottile, che hanno prodotto due tesi programmatiche, dieci contributi tematici (su energia, ambiente, lavoro, agricoltura, turismo, valorizzazione del territorio, formazione, ecc.) e il Regolamento organizzativo che guiderà il completamento della costruzione del PD in Capitanata.
“Abbiamo delineato il nostro progetto economico all’interno di un progetto politico che mira al risultato di cambiare effettivamente il contesto sociale in cui agiamo”, ha affermato Sabino Colangelo, intervenuto a sintetizzare il lavoro svolto dalla commissione per il programma.
“La nostra visione punta a combinare e coordinare i contesti istituzionali e territoriali, dall’Europa alla Capitanata, per trovare la chiave interpretativa degli obiettivi che ci poniamo in quanto forza di governo”. Da questa premessa discende la “irrinunciabilità della cooperazione istituzionale, anche con le Giunte di centrodestra, per attuare una politica di governo che abbia effetti concreti sulla comunità in cui operiamo”.
A maggior ragione, ha sottolineato Colangelo, “il PD deve costruire un sistema di alleanze, sociali e politiche. Quest’ultima è forse l’operazione più complessa, che dobbiamo fondare su un progetto chiaro di governo. Scontiamo divisioni e problemi di carattere nazionale, ma anche esperienze amministrative non proprio felici – ha concluso il presidente della Commissione per il programma – Per superarle dobbiamo valorizzare il molto di buono che è stato fatto e proporre nuove strategie che intercettino le eccellenze e l’innovazione presenti nell’impresa, nel mondo del lavoro e negli ambienti accademici”.
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