venerdì 27 febbraio 2009

“Capitanata marginalizzata a causa del taglio dell’Alta Capacità” - Campo e Prencipe criticano l’inerzia dell’Amministrazione provinciale

“Il Governo si appresta ad assestare un altro duro colpo al Mezzogiorno con la decisione di non finanziare il Contratto di Programma per la realizzazione dell’Alta Capacità ferroviaria tra Bari e Napoli”. E’ il commento del segretario provinciale del PD, Paolo Campo, e del capogruppo in Consiglio provinciale, Antonio Prencipe, alla notizia che l’opera non sarà inserita nella prossima delibera CIPE per il finanziamento delle grandi infrastrutture.
“Quando era in carica il Governo Prodi – continua Campo - la riqualificazione dell'itinerario Napoli-Bari costituiva uno dei progetti fondamentali per lo sviluppo del Sud e per la sua più efficace interazione economica e sociale in ambito europeo. Oggi è toccato proprio al ministro pugliese Raffaele Fitto annunciare il taglio dell’investimento, oltre 4,5 miliardi di euro, che avrebbero prodotto immediatamente lavoro ed economia”.
Le conseguenze per la Capitanata sono: la mancata realizzazione della bretella di collegamento diretto tra Orsara e la linea Adriatica; la costruzione della nuova tratta tra Apice e Orsara; il raddoppio della linea Orsara-Cervaro.
Opere incluse nel Contratto di Programma 2007-2011, sottoscritto da Governo e Regioni Puglia e Campania, la cui attuazione “è ora bruscamente interrotta – afferma Antonio Prencipe – per lasciare spazio al sogno faraonico del premier di realizzare il ponte sullo stretto di Messina, a scapito anche delle imprese foggiane”. Infatti, la realizzazione dell’Alta Capacità ha un ruolo centrale del sistema integrato di logistica e trasporti nell’obiettivo di indirizzo strategico ‘Reti e mobilità’ della Pianificazione strategica di Area vasta Capitanata 2020.
“Non è possibile assistere inermi a questo continuo stillicidio di notizie negative per il Sud e per la nostra provincia – conclude Paolo Campo – è ormai inderogabile assumere iniziative, anche clamorose, per contrastare il processo di marginalizzazione della Capitanata messo in atto dal Governo, superando anche l’inerzia amministrativa e l’inefficacia politica dell’attuale Amministrazione provinciale”.

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