“Invitiamo la Giunta e il Consiglio regionale a sospendere l’approvazione del disegno di legge di riordino del sistema fieristico e ad aprire il confronto con le istituzioni territoriali”. Così recita l’emendamento del Partito Democratico all’ordine del giorno, votato all’unanimità dal Consiglio provinciale, con cui si chiede, di fatto, di bloccare la procedura per la privatizzazione dell’Ente Fiere di Foggia. L’emendamento è stato introdotto su richiesta del segretario provinciale del PD, Paolo Campo, che ha contestualmente lanciato una sfida all’Amministrazione provinciale: “Invece di pronunciare proclami strumentali su una svendita che non ci sarà, le forze politiche che governano la Provincia hanno il dovere di elaborare una proposta capace di offrire risposte concrete all’innegabile esigenza di rilancio della Fiera”.
E’ questo l’approdo a cui punta la Giunta regionale per l’intero sistema fieristico pugliese, ed è su questa materia che “la discussione è stata aperta da tempo e per tempo – ha sottolineato nel suo intervento dai banchi della minoranza Campo – anche partendo dalla constatazione, condivisa da qualunque amministratore, che le sole risorse pubbliche non sono sufficienti a garantire un adeguato livello di operatività”.
D’altronde, “sostenere che la Regione Puglia abbia snobbato la Fiera di Foggia è negare la realtà dei fatti”, testimoniata dai lavori di ristrutturazione e riqualificazione in atto e che “sono stati voluti e cofinanziati dalla Regione Puglia per migliorare l’operatività e incrementare il valore dell’Ente”.
Proprio la coincidenza tra l’esecuzione delle opere e l’ipotizzato avvio del processo di privatizzazione è “uno degli aspetti criticabili” della proposta di legge regionale, per cui “è opportuno che la Giunta e il Consiglio regionali tengano in giusto conto questa contingenza”.
Ma “è inutile, oltre che dannoso, lanciare allarmi infondati; così come è inutile la difesa sterile dell’esistente – ha concluso Paolo Campo – Il tema vero è discutere e decidere, di concerto con il sistema imprenditoriale, quale dovrà essere il contributo della Provincia di Foggia al necessario processo di riorganizzazione del sistema fieristico regionale”.
E’ questo l’approdo a cui punta la Giunta regionale per l’intero sistema fieristico pugliese, ed è su questa materia che “la discussione è stata aperta da tempo e per tempo – ha sottolineato nel suo intervento dai banchi della minoranza Campo – anche partendo dalla constatazione, condivisa da qualunque amministratore, che le sole risorse pubbliche non sono sufficienti a garantire un adeguato livello di operatività”.
D’altronde, “sostenere che la Regione Puglia abbia snobbato la Fiera di Foggia è negare la realtà dei fatti”, testimoniata dai lavori di ristrutturazione e riqualificazione in atto e che “sono stati voluti e cofinanziati dalla Regione Puglia per migliorare l’operatività e incrementare il valore dell’Ente”.
Proprio la coincidenza tra l’esecuzione delle opere e l’ipotizzato avvio del processo di privatizzazione è “uno degli aspetti criticabili” della proposta di legge regionale, per cui “è opportuno che la Giunta e il Consiglio regionali tengano in giusto conto questa contingenza”.
Ma “è inutile, oltre che dannoso, lanciare allarmi infondati; così come è inutile la difesa sterile dell’esistente – ha concluso Paolo Campo – Il tema vero è discutere e decidere, di concerto con il sistema imprenditoriale, quale dovrà essere il contributo della Provincia di Foggia al necessario processo di riorganizzazione del sistema fieristico regionale”.
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