La prossima Giunta provinciale sarà composta da un numero inferiore di assessori, così come prevede la Finanziaria 2008 per ridurre i costi della politica, e la vicepresidenza sarà attribuita al partito che otterrà il migliore risultato elettorale ad esclusione del Partito Democratico. Sono due delle 21 regole che Paolo Campo, candidato presidente alla Provincia di Foggia per la coalizione di centrosinistra, ha sottoposto all’esame dei partiti che lo sostengono; raccogliendo un’ampia e convinta adesione di massima.
Affermato con chiarezza il principio della ‘pari dignità politica’ tra le forze della coalizione, a prescindere dal peso elettorale di ciascuna, i partiti si impegnano anche a riconoscere che la coalizione è sovraordinata rispetto ai singoli. Si legittima, così, il ricorso al principio di maggioranza per la soluzione degli eventuali conflitti, che dovrà comunque essere qualificata: tanto rispetto al numero dei partiti, almeno 4 quelli che concordano sull’atto, quanto rispetto alla percentuale dei voti di coalizione rappresentata, almeno il 75%. La prima applicazione pratica di questo criterio potrebbe verificarsi per l’attribuzione degli incarichi di governo: il regolamento prevede che la proposta del presidente si intende accettata se ottiene il consenso di quella maggioranza qualificata.
Prevista una verifica periodica dell’attuazione del programma, da realizzarsi con riunioni di coalizione; quest’ultima sarà comunque convocata dal presidente per risolvere questioni politiche particolarmente controverse.
Netta la condanna del trasformismo post elettorale, al pari dell’impegno a non riconoscere incarichi amministrativi a coloro che aderiscano alla coalizione successivamente alla scadenza elettorale o quanti dovessero migrare da una forza politica all’altra della coalizione. D’altro canto, il presidente si impegna a revocare gli incarichi amministrativi assegnati al rappresentante di un partito qualora venga meno l’adesione al partito stesso.
Sarà compiuto ogni sforzo per attribuire responsabilità amministrative al maggior numero di forze politiche, assumendo come criterio di orientamento delle scelte la percentuale di consenso elettorale e non la composizione quantitativa del gruppo consiliare.
Affermato con chiarezza il principio della ‘pari dignità politica’ tra le forze della coalizione, a prescindere dal peso elettorale di ciascuna, i partiti si impegnano anche a riconoscere che la coalizione è sovraordinata rispetto ai singoli. Si legittima, così, il ricorso al principio di maggioranza per la soluzione degli eventuali conflitti, che dovrà comunque essere qualificata: tanto rispetto al numero dei partiti, almeno 4 quelli che concordano sull’atto, quanto rispetto alla percentuale dei voti di coalizione rappresentata, almeno il 75%. La prima applicazione pratica di questo criterio potrebbe verificarsi per l’attribuzione degli incarichi di governo: il regolamento prevede che la proposta del presidente si intende accettata se ottiene il consenso di quella maggioranza qualificata.
Prevista una verifica periodica dell’attuazione del programma, da realizzarsi con riunioni di coalizione; quest’ultima sarà comunque convocata dal presidente per risolvere questioni politiche particolarmente controverse.
Netta la condanna del trasformismo post elettorale, al pari dell’impegno a non riconoscere incarichi amministrativi a coloro che aderiscano alla coalizione successivamente alla scadenza elettorale o quanti dovessero migrare da una forza politica all’altra della coalizione. D’altro canto, il presidente si impegna a revocare gli incarichi amministrativi assegnati al rappresentante di un partito qualora venga meno l’adesione al partito stesso.
Sarà compiuto ogni sforzo per attribuire responsabilità amministrative al maggior numero di forze politiche, assumendo come criterio di orientamento delle scelte la percentuale di consenso elettorale e non la composizione quantitativa del gruppo consiliare.
“Come auspicavo e, sinceramente, immaginavo, il consenso raccolto attorno a questa proposta è indicativo dell’elevato livello di responsabilità politica che ciascun partito della coalizione intende assumere nei confronti dell’elettorato – commenta Paolo Campo – Passo dopo passo stiamo costruendo una nuova e diversa identità politica alla coalizione di centrosinistra, fondata sulla trasparenza delle scelte e la chiarezza degli obiettivi. E’ un metodo che applicheremo anche rispetto alla discussione programmatica, i cui esiti saranno altrettanto originali ed innovativi”.
1 commento:
in che misura è prevista una presenza giovanile nelle liste?
Posta un commento