
Oltre ai ministri diessini Damiano, Melandri e Luigi Nicolais, è probabile l'imminente adesione di un ministro Dl mentre Giuliano Amato ha fatto sapere di aderire ma di non candidarsi per l'elezione all'assemblea costituente, chiedendo di fare spazio ad un giovane. «Innovazione -spiega il diessino Andrea Ranieri all’Ansa- è la parola chiave di questa lista ed è anche innovazione generazionale praticata e non solo predicata con capilista tra i 30 e i 35 anni». L'esponente Dl Ermete Realacci ha spiegato come la lista punti al rimescolamento tra partiti e società civile con l'adesione di movimenti come i “Cento Passi” e “iMille”. Centrale anche il tema del lavoro in un tentativo, ha sottolineato Achille Passoni della segreteria generale della Cgil «di declinare la centralità del Pd in termini innovativi e rimandando ai diritti e ai valori del partito nuovo».
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