martedì 28 agosto 2007

I Socialisti autonomisti di Foggia nel Pd

«I socialisti possono pure realizzare la tanto attesa unità, ma devono porsi il problema di cosa farsene, atteso che in questi anni non hanno offerto la possibilità agli elettori di votare per un partito che presentasse caratteristiche organizzative e politiche capaci di identificarlo come un moderno partito socialista in grado, cioè, di incidere in termini riformistici nella società italiana». Così, oggi, sul Corriere del Mezzogiorno, dorso pugliese del Corriere della Sera, il segretario provinciale dei Socialisti autonomisti di Foggia, Gino Marino, spiega la sua adesione al Partito Democratico assieme al leader regionale, Alberto Tedesco (nella foto). «Molti socialisti autonomisti, già da tempo –prosegue Marino- erano consapevoli che continuare a essere un partitino con grandi tradizioni alle spalle e pochi programmi valutabili dagli elettori fosse il vero unico obiettivo che avrebbe consentito la conservazione del “posto” a pochi intimi. Ciononostante, ci siamo attivati, e con sincerità, per gestire nella maniera migliore il processo unitario che si delineava in quanto convinti che l’approdo finale non poteva non essere il Partito Democratico».

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