Il Consiglio provinciale approva all’unanimità la proposta, avanzata dai gruppi di minoranza, di riaprire il confronto sul dimensionamento della rete scolastica con l’obiettivo di colmare una lacuna della programmazione già approvata in Giunta, riguardante gli istituti con oltre 900 alunni, e recepire le proposte tardive di Comuni e istituti scolastici.
Il centrosinistra, invece, si è astenuto sull’ordine del giorno con cui l’Assise ha preso atto e condiviso il piano predisposto dall’assessore provinciale alle Politiche educative, Elvira Consiglio, anche se “il lavoro compiuto dall’assessore è sinceramente apprezzabile – ha affermato Antonio Prencipe, capogruppo del PD nel suo intervento – innanzitutto perché ha garantito il dialogo tra gli enti e con le varie componenti del mondo scolastico, quindi perché si è svolto in condizioni oggettivamente poco agevoli a causa dei tempi ristretti imposti dalla Regione Puglia”.
Ciò ha impedito di “valutare con maggiore attenzione la posizione di alcuni istituti scolastici, come l’ITC ‘Rosati’ di Foggia, che potrebbero ora perdere l’autonomia e, di conseguenza, le risorse finanziarie e le professionalità” connesse a questo status giuridico e amministrativo. Così come, ad eccezione dell’unico caso di Margherita di Savoia, “non è stato previsto alcun intervento per migliorare le condizioni in cui si opera e si studia negli istituti, e sono parecchi, frequentati da oltre mille alunni”.
Proprio alla vigilia dell’approvazione del piano provinciale, ha fatto notare il capogruppo del PD, il Governo ha, di fatto, rinviato di un anno l’attuazione del dimensionamento “nelle forme brutali imposte dai tagli alle risorse finanziarie destinate alla scuola, che il ministro Tremonti ha predisposto e il ministro Gelmini condiviso”. Di qui, la richiesta di “favorire il coinvolgimento del Consiglio provinciale nel merito del piano approvato in Giunta – ha proposto Antonio Prencipe a nome della minoranza – utilizzando questo ulteriore lasso di tempo per intervenire sugli istituti sovradimensionati, esaminare le istanze trasmesse in ritardo e colmare le lacune provocate dall’inerzia di Comuni e scuole”.
Sarà la conferenza dei capigruppo a decidere come tradurre operativamente la volontà espressa dal Consiglio provinciale, “puntando al coinvolgimento delle rappresentanze degli operatori scolastici, degli studenti e dei genitori”.
“Erano queste le motivazioni che ci avevano indotto a chiedere lo svolgimento di una seduta monotematica dell’Assise – ha concluso il capogruppo del PD – e che, pur rispettando la proposta dell’Amministrazione provinciale, ci convincono della necessità di un ulteriore approfondimento del dibattito attorno ad un tema così centrale per l’intera comunità di Capitanata”.
Il centrosinistra, invece, si è astenuto sull’ordine del giorno con cui l’Assise ha preso atto e condiviso il piano predisposto dall’assessore provinciale alle Politiche educative, Elvira Consiglio, anche se “il lavoro compiuto dall’assessore è sinceramente apprezzabile – ha affermato Antonio Prencipe, capogruppo del PD nel suo intervento – innanzitutto perché ha garantito il dialogo tra gli enti e con le varie componenti del mondo scolastico, quindi perché si è svolto in condizioni oggettivamente poco agevoli a causa dei tempi ristretti imposti dalla Regione Puglia”.
Ciò ha impedito di “valutare con maggiore attenzione la posizione di alcuni istituti scolastici, come l’ITC ‘Rosati’ di Foggia, che potrebbero ora perdere l’autonomia e, di conseguenza, le risorse finanziarie e le professionalità” connesse a questo status giuridico e amministrativo. Così come, ad eccezione dell’unico caso di Margherita di Savoia, “non è stato previsto alcun intervento per migliorare le condizioni in cui si opera e si studia negli istituti, e sono parecchi, frequentati da oltre mille alunni”.
Proprio alla vigilia dell’approvazione del piano provinciale, ha fatto notare il capogruppo del PD, il Governo ha, di fatto, rinviato di un anno l’attuazione del dimensionamento “nelle forme brutali imposte dai tagli alle risorse finanziarie destinate alla scuola, che il ministro Tremonti ha predisposto e il ministro Gelmini condiviso”. Di qui, la richiesta di “favorire il coinvolgimento del Consiglio provinciale nel merito del piano approvato in Giunta – ha proposto Antonio Prencipe a nome della minoranza – utilizzando questo ulteriore lasso di tempo per intervenire sugli istituti sovradimensionati, esaminare le istanze trasmesse in ritardo e colmare le lacune provocate dall’inerzia di Comuni e scuole”.
Sarà la conferenza dei capigruppo a decidere come tradurre operativamente la volontà espressa dal Consiglio provinciale, “puntando al coinvolgimento delle rappresentanze degli operatori scolastici, degli studenti e dei genitori”.
“Erano queste le motivazioni che ci avevano indotto a chiedere lo svolgimento di una seduta monotematica dell’Assise – ha concluso il capogruppo del PD – e che, pur rispettando la proposta dell’Amministrazione provinciale, ci convincono della necessità di un ulteriore approfondimento del dibattito attorno ad un tema così centrale per l’intera comunità di Capitanata”.
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