Prendiamo atto della scelta compiuta dal presidente della Giunta regionale, Nichi Vendola, di nominare il dott. Ruggiero Castrignanò alla Direzione generale della ASL di Foggia.
Non ci sembra il caso di esprimere giudizi sul profilo professionale e manageriale del neo direttore, persona sicuramente stimabile. Riteniamo, altresì, che una scelta maggiormente condivisa avrebbe meglio corrisposto alle esigenze aziendali, ancor più alla vigilia della redazione del Piano di Attuazione Locale del Piano regionale per la Salute, che una competenza dotata di maggiore conoscenza del territorio forse avrebbe avuto meno difficoltà ad affrontare.
Prendiamo atto, inoltre, della scelta compiuta dal presidente Vendola di non dare contrinuità all’esperienza di gestione del prof. Donato Troiano, il quale ha concluso la fase commissariale; e ci attendiamo, coerentemente alla decisione della Presidenza, che il percorso di discontinuità avviato si completi con il rapido avvicendamento dell’intero management preesistente.
Alcuni commentatori hanno insinuato il dubbio che eventuali suggerimenti sulle scelte relative alle nomine di competenza regionale, avanzati dal Partito Democratico, nascondano una volontà egemonizzatrice di funzioni e poteri. L’esperienza di questi anni, al contrario, insegna che tutti le indicazioni realtive agli enti operanti sul territorio (Iacp, Edisu, Atp, Istituto Zooprofilattico, ecc.) sono state di emanazione fiduciaria della Presidenza, ovvero della Giunta regionale, e sono avvenue in omaggio a criteri che, francamente, non ci sono del tutto noti.
Il PD di Capitanata non è mai stato portatore di istanze lottizzatrici: si è sempre sforzato di contribuire all’attività del governo regionale, avanzando proposte ritenute corrispondenti all’interesse generale.
Ciò che oggi, comunque, preme a noi tutti è utilizzare al meglio l’ultima fase della legislatura, per fare in modo che il grande sforzo di elaborazione compiuto negli strumenti di programmazione della Capitanata, di cui il PD è stato soggetto trainante (PTCP, Pianificazione strategica, ecc.) trovi corrispondenza nelle scelte cui sarà chiamato il governo regionale.
Non ci sembra il caso di esprimere giudizi sul profilo professionale e manageriale del neo direttore, persona sicuramente stimabile. Riteniamo, altresì, che una scelta maggiormente condivisa avrebbe meglio corrisposto alle esigenze aziendali, ancor più alla vigilia della redazione del Piano di Attuazione Locale del Piano regionale per la Salute, che una competenza dotata di maggiore conoscenza del territorio forse avrebbe avuto meno difficoltà ad affrontare.
Prendiamo atto, inoltre, della scelta compiuta dal presidente Vendola di non dare contrinuità all’esperienza di gestione del prof. Donato Troiano, il quale ha concluso la fase commissariale; e ci attendiamo, coerentemente alla decisione della Presidenza, che il percorso di discontinuità avviato si completi con il rapido avvicendamento dell’intero management preesistente.
Alcuni commentatori hanno insinuato il dubbio che eventuali suggerimenti sulle scelte relative alle nomine di competenza regionale, avanzati dal Partito Democratico, nascondano una volontà egemonizzatrice di funzioni e poteri. L’esperienza di questi anni, al contrario, insegna che tutti le indicazioni realtive agli enti operanti sul territorio (Iacp, Edisu, Atp, Istituto Zooprofilattico, ecc.) sono state di emanazione fiduciaria della Presidenza, ovvero della Giunta regionale, e sono avvenue in omaggio a criteri che, francamente, non ci sono del tutto noti.
Il PD di Capitanata non è mai stato portatore di istanze lottizzatrici: si è sempre sforzato di contribuire all’attività del governo regionale, avanzando proposte ritenute corrispondenti all’interesse generale.
Ciò che oggi, comunque, preme a noi tutti è utilizzare al meglio l’ultima fase della legislatura, per fare in modo che il grande sforzo di elaborazione compiuto negli strumenti di programmazione della Capitanata, di cui il PD è stato soggetto trainante (PTCP, Pianificazione strategica, ecc.) trovi corrispondenza nelle scelte cui sarà chiamato il governo regionale.
Con l’avvertenza che velleità di accerchiamento di tutti contro la prima forza della coalizione di centrosinistra non producono effetti positivi per alcuno, nemmeno in prospettiva; tanto più ove mai tale strategia dovesse riguardare, in particolare modo, il PD foggiano proprio alla vigilia delle importanti scadenze elettorali priomaverili che costituiranno il test di ingresso alle prossime elezioni regionali.
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