Il gruppo consiliare del Partito Democratico sollecita la discussione del Consiglio provinciale su due recenti provvedimenti del Governo: la mancata copertura del fondo 2008 per le assicurazioni agricole, l’esclusione dalla proroga degli sfratti dei centri afflitti da ‘tensione abitativa’.
Quest’ultima previsione è contenuta nel decreto legge n.158, approvato il 20 ottobre dal Consiglio dei Ministri, e penalizza le famiglie sfrattate e in attesa di un alloggio popolare a Foggia, Cerignola e Manfredonia. “Circa 500 nuclei familiari che saranno buttati per strada dal Governo – commenta Antonio Prencipe, capogruppo del PD – perché a godere della proroga saranno solo le aree metropolitane, comprese quelle ricche e con scarse tensioni sociali del Nord Est e del Nord Ovest o Comuni meridionali in cui il numero degli sfratti non arriva a 10”. L’ordine del giorno punta a sensibilizzare i parlamentari della Capitanata su questo delicato argomento – “compreso il presidente della Provincia di Foggia” – affinché in sede di conversione del decreto legge “si presenti un emendamento bipartizan che modifichi il testo normativo e consenta di assumere la ‘tensione abitativa’ come parametro per la concessione della, come richiesto anche dalla Regione Puglia per tutelare le famiglie di Taranto, Brindisi e Barletta”.
L’altro ordine del giorno presentato dal gruppo del Partito Democratico riguarda l’azzeramento del fondo per la solidarietà nazionale per la copertura del contributo pubblico destinato ai produttori agricoli per la sottoscrizione delle polizzi assicurative che li tutelano dalle calamità. “Non solo lo schema di legge Finanziaria ne prevede il taglio per il 2009 – sottolinea Antonio Prencipe – ma il Governo non ha ancora stanziato i fondi necessari, 130 milioni di euro, a coprire gli impegni assunti per il 2008”. La mancata copertura del fondo avrà come effetto l’incremento dei costi di gestione aziendale “per un settore già minato da molteplici crisi settoriali: dalla cerealicoltura, alla vitivinicoltura, alla bieticoltura”. Considerati i dati di contesto, conclude il capogruppo del Partito Democratico, “diventa urgente affrontare una discussione collegiale sulle cause e i rimedi al malessere del mondo agricolo, che potrebbe svolgersi in una seduta monotematica del Consiglio provinciale allargata alla partecipazione delle associazioni professionali, delle organizzazioni sindacali e dell’assessore regionale al ramo”.
Quest’ultima previsione è contenuta nel decreto legge n.158, approvato il 20 ottobre dal Consiglio dei Ministri, e penalizza le famiglie sfrattate e in attesa di un alloggio popolare a Foggia, Cerignola e Manfredonia. “Circa 500 nuclei familiari che saranno buttati per strada dal Governo – commenta Antonio Prencipe, capogruppo del PD – perché a godere della proroga saranno solo le aree metropolitane, comprese quelle ricche e con scarse tensioni sociali del Nord Est e del Nord Ovest o Comuni meridionali in cui il numero degli sfratti non arriva a 10”. L’ordine del giorno punta a sensibilizzare i parlamentari della Capitanata su questo delicato argomento – “compreso il presidente della Provincia di Foggia” – affinché in sede di conversione del decreto legge “si presenti un emendamento bipartizan che modifichi il testo normativo e consenta di assumere la ‘tensione abitativa’ come parametro per la concessione della, come richiesto anche dalla Regione Puglia per tutelare le famiglie di Taranto, Brindisi e Barletta”.
L’altro ordine del giorno presentato dal gruppo del Partito Democratico riguarda l’azzeramento del fondo per la solidarietà nazionale per la copertura del contributo pubblico destinato ai produttori agricoli per la sottoscrizione delle polizzi assicurative che li tutelano dalle calamità. “Non solo lo schema di legge Finanziaria ne prevede il taglio per il 2009 – sottolinea Antonio Prencipe – ma il Governo non ha ancora stanziato i fondi necessari, 130 milioni di euro, a coprire gli impegni assunti per il 2008”. La mancata copertura del fondo avrà come effetto l’incremento dei costi di gestione aziendale “per un settore già minato da molteplici crisi settoriali: dalla cerealicoltura, alla vitivinicoltura, alla bieticoltura”. Considerati i dati di contesto, conclude il capogruppo del Partito Democratico, “diventa urgente affrontare una discussione collegiale sulle cause e i rimedi al malessere del mondo agricolo, che potrebbe svolgersi in una seduta monotematica del Consiglio provinciale allargata alla partecipazione delle associazioni professionali, delle organizzazioni sindacali e dell’assessore regionale al ramo”.
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