martedì 2 settembre 2008

“Non scarichiamo l’emergenza idrica sulla Pianificazione strategica” - Campo chiede alla Provincia “azioni per Piano dei Limiti, attenzione al PSR”

”Concentrare ogni aspettativa sui Piani strategici di area vasta rischia di scombinare un quadro concertativo aggregato, in questi anni, proprio per consentire alle istituzioni pubbliche un’equilibrata e non dispersiva azione di programmazione”. E’ quanto sostiene Paolo Campo, segretario provinciale del PD, in merito alle recenti esternazioni sull’emergenza idrica da parte degli assessori provinciali all’Agricoltura e alla Programmazione.
“Le due sollecitazioni ribadiscono l’attenzione a questo tema fondamentale, da parte del governo provinciale. Da cui, tuttavia, più che domande per promuovere ulteriori confronti, ci si aspettano risposte per organizzare attività tendenti a rendere esecutive linee progettuali già finanziate, com’è il caso della nuova Diga di Piano dei Limiti, o finanziabili attraverso i bandi del Piano di Sviluppo Rurale, attesi a giorni.
Piano dei Limiti è opera strategica nazionale, finanziata con risorse nazionali, oggetto di negoziazione a livello interregionale tra Puglia e Molise – sottolinea Campo – E’ questa la dinamica che alla Provincia di Foggia tocca presidiare con efficienza e tempestività. All’interno del Piano di Sviluppo Rurale, invece, è possibile progettare il superamento delle carenze e dei deficit della rete idrica provinciale - per garantire un sostenibile uso delle acque potabili, irrigue e industriali – predispondendosi al meglio per utilizzare risorse disponibili a brevissimo, come hanno rilevato in più circostanze sia le organizzazioni del mondo produttivo che le organizzazioni sindacali.
Il Piano strategico “Capitanata 2020”, d’altra parte, ha già assunto come definite le coordinate in materia idrica stabilite nel quadro dell’Intesa Provincia-Regione (dicembre 2006), con un approfondimento supplementare del luglio 2007.
A ciascuno il suo, insomma. Tocca alla Provincia attivare le linee di finanziamento del PSR e sorvegliare che gli impegni nazionali su Piano dei Limiti siano mantenuti – conclude Paolo Campo – Altrimenti la discussione sullo sviluppo diventa un gioco dell’oca che rischia di far perdere risorse e opportunità attuali mentre si rincorrono quelle future”.

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