martedì 9 settembre 2008

“Confrontarsi con la scuola per evitare emergenze” - Il PD sollecita gli assessori Consiglio e Guerrera a convocare studenti, docenti e dirigenti

“L’Amministrazione provinciale ha il dovere istituzionale di esaminare gli effetti sul territorio dei recenti, e in gran parte discutibili, provvedimenti assunti dal ministro della Pubblica istruzione, per predisporre tutti gli interventi necessari ad eliminare o ridurre i prevedibili disagi per studenti, genitori, insegnanti e personale amministrativo”. Lo afferma il capogruppo del Partito Democratico, Antonio Prencipe, sollecitando l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche, Elvira Consiglio, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Vito Guerrera, ad organizzare un incontro con il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale e le rappresentanze di studenti e dipendenti del comparto scolastico, “aperto alla partecipazione dei capigruppo consiliari, così da favorire una discussione ampia ed approfondita su un tema tanto delicato”.
“La immotivata e intempestiva sostituzione del professor Mario Melino alla guida dell’Ufficio scolastico è, appunto, uno degli atti ministeriali discutibili – continua Prencipe – non fosse altro per la coincidenza con l’apertura dell’anno scolastico.
Detto questo, è indispensabile capire cosa accadrà negli istituti di competenza della Provincia: se è previsto il taglio del numero delle aule o, addirittura, la cancellazione di interi plessi; come dovrà orientarsi la spesa per la manutenzione, o come dovranno riorientarsi gli investimenti per la costruzione di nuovi edifici; qual è lo stato di avanzamento dei lavori già appaltati o cantierizzati. C’è poi da comprendere l’effetto indotto dalla mancata stabilizzazione dei precari, altro provvedimento deprecabile della Gelmini, sulla qualità del sistema formativo provinciale.
Di materiale per una discussione urgente ce n’è a volontà – conclude il capogruppo del PD a Palazzo Dogana – e vorremmo che la Giunta e il Consiglio provinciali si occupino per tempo dei problemi della scuola, evitando di dover inseguire le prevedibili emergenze provocate dalla logica dei tagli contabili con cui operano la Gelmini, Brunetta e Tremonti”.

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