”Vincenzo Morlacco, e ancor più la sua famiglia, devono sapere che possono contare sulla comprensione e l’affetto di noi tutti; ancor più in una fase così delicata della loro vita e della vita cittadina. A nessuno è oggi consentito voltare la testa dall’altra parte, ignorare il dovere di solidarietà civica, arretrare di un solo passo di fronte alla violenza. Neanche al sindaco, al quale ribadiamo il nostro sostegno politico e amministrativo e con il quale dobbiamo moltiplicare gli sforzi per risollevare Lucera e restituire fiducia a lucerini”. E’ l’appello che il segretario provinciale del Partito Democratico, Paolo Campo, lancia al sindaco Vincenzo Morlacco, dopo le gravi minacce e intimidazioni subite e alla vigilia di due Consigli comunali “che è doveroso percepire come decisivi per il futuro della città”.
“Il contesto sociale ed economico di Lucera è particolarmente preoccupante – continua Campo – e negativamente disallineato rispetto a quello degli altri grandi centri della Capitanata. La ciclicità delle crisi nel comparto agricolo, il principale settore produttivo, deprime tanto l’occupazione che i consumi; mentre la pressoché totale mancanza di regole nel settore urbanistico determina grandi incertezze nell’ampia platea di imprese edili e dell’indotto artigianale. Nonostante gli sforzi del consorzio ASI, l’area industriale continua ad essere bloccata, e la mancanza di piccole e medie imprese manifatturiere è sempre più un incentivo all’emigrazione giovanile.
Mentre i ripetuti atti di vandalismo, che colpiscono luoghi e strutture pubbliche, e una vera e propria occupazione fisica di spazi pubblici da parte di soggetti borderline esprimono con chiarezza il disagio e, addirittura, l’involuzione sociale che minano la comunità lucerina.
Affrontare e avviare a soluzione questi e gli altri problemi emersi ed emergenti è il mandato che Vincenzo Morlacco e i partiti di centrosinistra hanno ottenuto dalla maggioranza degli elettori lucerini, e che oggi sono chiamati ad affrontare con maggiori convinzione ed energia.
Inutile negare o sottacere gli errori commessi tanto dal sindaco che dai partiti del centrosinistra – sottolinea Campo – a partire dalla sottovalutazione della capacità inquinante del sottobosco affaristico sviluppatosi negli anni passati attorno a Palazzo di Città, le cui radici avrebbero dovuto essere estirpate con maggiore celerità e decisione. Ma a determinare l’attuale fase di stallo c’è anche il prevalere di egoismi personali, che il Partito Democratico ha fatto bene ad emarginare per meglio tutelare il sindaco e l’Amministrazione comunale.
“Il contesto sociale ed economico di Lucera è particolarmente preoccupante – continua Campo – e negativamente disallineato rispetto a quello degli altri grandi centri della Capitanata. La ciclicità delle crisi nel comparto agricolo, il principale settore produttivo, deprime tanto l’occupazione che i consumi; mentre la pressoché totale mancanza di regole nel settore urbanistico determina grandi incertezze nell’ampia platea di imprese edili e dell’indotto artigianale. Nonostante gli sforzi del consorzio ASI, l’area industriale continua ad essere bloccata, e la mancanza di piccole e medie imprese manifatturiere è sempre più un incentivo all’emigrazione giovanile.
Mentre i ripetuti atti di vandalismo, che colpiscono luoghi e strutture pubbliche, e una vera e propria occupazione fisica di spazi pubblici da parte di soggetti borderline esprimono con chiarezza il disagio e, addirittura, l’involuzione sociale che minano la comunità lucerina.
Affrontare e avviare a soluzione questi e gli altri problemi emersi ed emergenti è il mandato che Vincenzo Morlacco e i partiti di centrosinistra hanno ottenuto dalla maggioranza degli elettori lucerini, e che oggi sono chiamati ad affrontare con maggiori convinzione ed energia.
Inutile negare o sottacere gli errori commessi tanto dal sindaco che dai partiti del centrosinistra – sottolinea Campo – a partire dalla sottovalutazione della capacità inquinante del sottobosco affaristico sviluppatosi negli anni passati attorno a Palazzo di Città, le cui radici avrebbero dovuto essere estirpate con maggiore celerità e decisione. Ma a determinare l’attuale fase di stallo c’è anche il prevalere di egoismi personali, che il Partito Democratico ha fatto bene ad emarginare per meglio tutelare il sindaco e l’Amministrazione comunale.
Quanto sta accadendo dentro e intorno al Municipio non è solo una questione personale o di Palazzo – conclude il segretario provinciale del Partito Democratico – e tutti coloro i quali hanno assunto una responsabilità istituzionale, a partire dal sindaco, non possono ammainare la bandiera della responsabilità civica e dell’impegno per la legalità”.
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