mercoledì 9 luglio 2008

“Difendiamo il Piano per la Salute dai tagli del Governo” - Gli esiti del seminario del PD sulla programmazione sanitaria regionale

Riequilibrio territoriale dei servizi, anche per disincentivare i viaggi della speranza, e formazione continua per il personale, a partire dai dirigenti medici. Sono alcuni dei capisaldi del Piano della Salute approvato dalla Giunta regionale, che ”i tagli alla sanità previsti da Tremonti per far quadrare i conti dello Stato rischiano ora di vanificare”. A sostenerlo Dino Marino, presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, e Paolo Campo, segretario provinciale del PD di Capitanata, che hanno, rispettivamente, aperto e chiuso i lavori del seminario organizzato dal Partito Democratico foggiano per discutere il progetto della nuova sanità pugliese. “La prima di una serie di iniziative – ha affermato Aldo Ragni, responsabile Organizzazione del PD di Capitanata – incentrate sui temi che interessano più da vicino la quotidianità dei cittadini foggiani. Tra queste, la sanità è certamente una delle priorità”.
Dalla illustrazione dei capisaldi del Piano, “emerge un’evidente differenza politica di fondo – ha sottolineato il consigliere regionale Dino Marino – il centrodestra approvò il solo Piano ospedaliero senza un minimo confronto con gli operatori ed il territorio; la Giunta Vendola è arrivata a formulare una proposta più complessa e complessiva, sintesi delle esigenze poste dai diversi assessorati che intersecano il tema della salute e della sanità, dopo averne a lungo discusso con i soggetti più direttamente coinvolti, a partire da coloro che rappresentano gli utenti del servizio”.
Per la Capitanata, in particolare, emerge con chiarezza la volontà di riequilibrare l’offerta territoriale dei servizi, almeno quelli di base, in uno con il potenziamento delle strutture ospedaliere di riferimento, secondo Dino Marino “l’unica strada percorribile se si vuole evitare il poco dignitoso, nonché oneroso, turismo sanitario”. Rientra in questa strategia anche l’adozione di una politica della formazione della classe dirigente della sanità, i cui positivi esiti potranno cogliersi a breve, ad esempio, nel settore delle cure primarie.
Quali e quante difficoltà, in questo specifico settore, siano state affrontate negli ultimi 3 anni lo ha spiegato Donato Troiano, commissario della ASL FG. Proprio l’accorpamento delle Aziende sanitarie “ha richiesto interventi radicali e una lunga e complessa fase di riqualificazione della macchina amministrativa. La discussione che ne è scaturita ha assorbito tutta l’attenzione della classe dirigente, al punto da far passare in secondo piano investimenti per decine di milioni di euro, in gran parte destinati a potenziare i servizi di base”. Risultati che “probabilmente, devono essere comunicati e promossi meglio dalla Asl – ha concluso Troiano – ma anche valutati con maggiore razionalità dagli amministratori locali”.
Molti gli interventi che hanno animato il dibattito – tra i quali si segnalano quelli di Salvatore Onorati, presidente dell’Ordine dei Medici di Foggia, Deni Procaccini, direttore sanitario degli Ospedali Riuniti di Foggia, Paolo Terenzio, capogruppo PD al Comune capoluogo, Rocco Di Brina, Mario D’Altilia e Michele Longo – che hanno offerto il proprio contributo, anche critico, per arricchire il lavoro fin qui svolto dalla Giunta regionale.
“La contestuale attuazione del Piano per la Salute e dell’accorpamento delle ASL avrebbe, forse, aiutato noi tutti e i cittadini a comprendere meglio quale fosse il programma della Giunta regionale in materia sanitaria – ha affermato Paolo Campo nell’intervento conclusivo – ma ciò non scalfisce la sostanza del lavoro svolto: è un buon Piano, che il presidente Vendola ha il dovere di difendere dai tagli annunciati dal ministro Tremonti e dall’interpretazione antimeridionalista del federalismo fiscale. Per parte nostra – è stato l’appello finale del segretario provinciale del PD – dobbiamo impegnarci a fondo nella valorizzazione degli sforzi compiuti dalla Regione, dal Comune e dall’Università di Foggia per garantire servizi e prestigio agli Ospedali Riuniti e alla Facoltà di Medicina”.

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