Valentina Lucianetti è stata nominata responsabile Giustizia del Partito Democratico di Capitanata dall’Esecutivo provinciale, su proposta del segretario Paolo Campo.
“Ringrazio il segretario e l’intero Esecutivo per la fiducia accordatami con il conferimento di un incarico di grande responsabilità – commenta Valentina Lucianetti – che coincide, tra l’altro, con il riemergere del conflitto tra la magistratura e il governo di destra, su provvedimenti assunti e annunci di interventi legislativi che riducono le aspettative di giustizia dei cittadini.
La limitazione all’uso delle intercettazioni telefoniche e, ancor più, la sospensione dei processi per reati che destano grave allarme sociale – violenza carnale, rapine, estorsioni, usura, ecc – contraddicono la politica del pugno di ferro annunciata dal presidente del Consiglio e dall’intero Esecutivo: pronti a fare i duri solo con gli immigrati.
Mentre la discussione romana procede – continua il responsabile Giustizia del Pd di Capitanata – si rischia la scarcerazione di alcuni boss mafiosi del Gargano per decorrenza dei termini della custodia cautelare: non ci sono magistrati, cancellieri e risorse finanziarie sufficienti a far andare avanti con regolarità ed a concludere i processi in tempi ragionevoli.
E’ illusorio pensare che congelando un processo per estorsione se ne possa risolvere uno per mafia. E poi, tra un anno che si fa? Riparte tutto contemporaneamente?
“Ringrazio il segretario e l’intero Esecutivo per la fiducia accordatami con il conferimento di un incarico di grande responsabilità – commenta Valentina Lucianetti – che coincide, tra l’altro, con il riemergere del conflitto tra la magistratura e il governo di destra, su provvedimenti assunti e annunci di interventi legislativi che riducono le aspettative di giustizia dei cittadini.
La limitazione all’uso delle intercettazioni telefoniche e, ancor più, la sospensione dei processi per reati che destano grave allarme sociale – violenza carnale, rapine, estorsioni, usura, ecc – contraddicono la politica del pugno di ferro annunciata dal presidente del Consiglio e dall’intero Esecutivo: pronti a fare i duri solo con gli immigrati.
Mentre la discussione romana procede – continua il responsabile Giustizia del Pd di Capitanata – si rischia la scarcerazione di alcuni boss mafiosi del Gargano per decorrenza dei termini della custodia cautelare: non ci sono magistrati, cancellieri e risorse finanziarie sufficienti a far andare avanti con regolarità ed a concludere i processi in tempi ragionevoli.
E’ illusorio pensare che congelando un processo per estorsione se ne possa risolvere uno per mafia. E poi, tra un anno che si fa? Riparte tutto contemporaneamente?
In Capitanata non abbiamo bisogno di improduttive corsie preferenziali – conclude Valentina Lucianetti – ma di risorse, umane e finanziarie, adeguate a contrastare l’aggressione della criminalità alla comunità e agli operatori economici, e di infrastrutture, come la Corte d’Appello, utili a migliorare l’efficienza della macchina giudiziaria ed a ridurre i costi ed i sacrifici sopportati dalle vittime dei reati”.
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