martedì 10 giugno 2008

“La Provincia promette, il Governo taglia: il PdL è in confusione” - Enzo Rizzi interviene sulla cancellazione dei fondi per le Tremiti

“La dissociazione politica e amministrativa di chi rappresenta il PdL in Capitanata e a Roma è sempre più evidente: la Provincia promette maggiore attenzione alle Tremiti, anche contando sulla sponda nazionale dei deputati Pepe e Leone; il Governo taglia i fondi alle isole minori, Tremiti comprese, con il consenso dei deputati Pepe e Leone. Ci deve essere qualcosa che non funziona nella comunicazione tra Palazzo Dogana e Montecitorio”. E’ il commento di Enzo Rizzi, responsabile provinciale Pro Natura e componente dell’Esecutivo provinciale del PD, alle dichiarazioni del neo assessore provinciale all’Ambiente sul rilancio dell’arcipelago delle Diomedee.
“E’ stupefacente leggere dichiarazioni di questo tenore – continua Rizzi – fatte da un esponente di rilievo della stessa forza politica in cui milita l’ex presidente del Parco del Gargano: il principale protagonista della marginalizzazione delle Isole Tremiti. Nei due anni di gestione Gatta, infatti, non è stato compiuto un solo atto di concreta valorizzazione, a fini ambientali o economici, della riserva marina; a partire dall’approvazione del Piano del Parco, che avrebbe fornito indirizzi precisi e regole chiare per la gestione del territorio. Lo stesso sindaco delle Tremiti ha più volte denunciato il peso eccessivo della burocrazia sulle attività turistiche e di pesca e l’inadeguatezza dell’Ente Parco Nazionale del Gargano a gestire la Riserva”.
Il taglio dei fondi – 20 milioni di euro stanziati dal Governo Prodi in favore delle isole minori – deciso dal Governo Berlusconi, insieme a quello degli stanziamenti per la riforestazione e l’abbattimento degli ecomostri (in totale 195 milioni) “esplicita chiaramente quali siano gli indirizzi politici del PdL in materia di tutela del territorio, attuati con il consenso di deputati e amministratori eletti in Capitanata – conclude Enzo Rizzi – Il resto sono solo spot post elettorali di cui non avvertiamo alcun bisogno”.

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