
«Sarà una grande operazione democratica -sottolinea Soro- perché mettiamo nelle mani dei cittadini le decisioni. Non era mai successo che una classe politica affidasse il proprio futuro a una platea che non conosce e che potenzialmente va dalle 200mila ai due milioni di persone». «È un’operazione senza precedenti -sostiene il prodiano Barbi- perché è una partecipazione decidente, una partecipazione di persone che possono scegliere davvero».
Soro insiste sul coraggio di una classe dirigente tanto bistrattata: «Se pensate che appena un anno fa eravamo al seminario di Orvieto a discutere se si doveva fare o meno una federazione, ed ecco che oggi addirittura rimettiamo tutto nelle mani dei cittadini». Il successo dell'operazione si misurerà nella partecipazione e si punta ai due milioni. Visto che gli iscritti a Ds e Dl sfiorano il milione, tale cifra garantirà che le decisioni scaturite dalle primarie saranno state prese soprattutto dai cittadini normali. Per sensibilizzare alla partecipazione sarà lanciata una grande campagna di comunicazione a suon di manifesti 6X3 (nella foto, uno dei tre tipi), depliant distribuiti in tutti i comuni con più di 10.000 abitanti e spot radiofonici.
“Sono democratico perciò decido io”, è lo slogan che gioca sull'ironia ma che, nota Migliavacca, sottolinea quello che si chiede ai cittadini, «partecipare e decidere». Il direttore del comitato 14 ottobre, Nico Stumpo, spiega che è stato messo a punto un meccanismo «per rendere unico il voto di ciascun cittadino», al fine di escludere brogli. Ad ogni seggio ci sarà un presidente e tra i due e quattro scrutatori, nonché i rappresentanti di ciascuna lista. Ogni passaggio della trasmissione dei risultati sarà controllato da più soggetti. Ogni cittadino potrà votare in un unico seggio a secondo della sua residenza.
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