martedì 21 agosto 2007

Obiettivo: un milione di partecipanti alle primarie del Pd

L’obiettivo realistico per le primarie del Partito Democratico è un milione di partecipanti, ma potrebbero esserci sorprese più positive. «Così -scrive l’Unità di oggi- dicono i responsabili dei principali istituti di sondaggio. Ogni confronto con le primarie di due anni fa, nelle quali votarono oltre 4 milioni di elettori, è improprio», laddove si trattava di una consultazione in un’ottica anti-Berlusconi.
Ma anche considerando che, quel 16 ottobre 2005, erano coinvolti dal voto delle primarie tutti i partiti dell’Unione: dall’Udeur di Clemente Mastella alla Rifondazione comunista di Fausto Bertinotti, dai Verdi di Alfonso Pecoraio Scanio all’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, i quali in quell’occasione erano anche candidati.
In provincia di Foggia, per esempio, nei 72 seggi allestiti si recarono 33.349 elettori: 21.525 dei quali votò per Romano Prodi; 4.523 per Clemente Mastella; 4.441 per Fausto Bertinotti; 1.431 per Antonio Di Pietro; 788 per Alfonso Pecoraro Scanio; 345 per Ivan Scalfarotto; 97 per Simona Panzino (nella foto, il fac-simile della scheda elettorale della “Primaria 2005”).
Stavolta la questione è diversa: non si tratta di votare il candidato premier di una coalizione, ma il segretario (nazionale e regionale) di un solo partito, eleggendo contemporaneamente le assemblee costituenti (nazionale e regionale) di quel nuovo partito.
Tra i sondaggisti, Nicola Piepoli, dell’omonimo Istituto di rilevazione, è il più ottimista perché parla di 3-4 milioni di partecipanti all’appuntamento di domenica 14 ottobre. Roberto Weber dell’SWG di Trieste stima un milione e mezzo di votanti. Anche Renato Mannheimer ammette che si può «sperare in un’affluenza maggiore» del milione indicato da Enrico Letta quale cifra minima per il successo dell'appuntamento, visto che calcola i circa 600 mila tesserati dei Democratici di Sinistra e i 400 mila della Margherita.

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