giovedì 30 agosto 2007

Bassolino, il Partito democratico deve essere costruito per i giovani e per dare una risposta al Sud

Oltre a quello siciliano di Lipari che si chiude venerdì, c’è un altro camping organizzato dai “Giovani per il Partito Democratico con Veltroni”, organizzato dai ragazzi della Sinistra Giovanile a Vico Equense, in provincia di Napoli. Nel primo incontro con gli esponenti del nuovo partito, i giovani dei Ds hanno lancato una proposta: «Le liste che si presentano alle primarie nei singoli territori –ha spiegato Nicola Corrado, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Castellammare di Stabia- devono indicare uno slogan e dichiarare il loro diretto contrasto ai clan, chiamandoli per nome. Così, nel collegio stabiese tutte le liste porterebbero l’indicazione di essere contro i D’Alessandro, i Cesarano, gli Imparato, gli Omobono-Scarpa».
Corrado è un assessore molto impegnato nel sociale. Nel gennaio di quest’anno, fece clamore la sua iniziativa “Facciamo scoppiare la pace negli stadi”, successiva alla morte del poliziotto Filippo Raciti, che coinvolse tutte le città campane le cui squadre di calcio militavano nel girone B della serie C1 e anche Manfredonia, attraverso l’assessore allo Sport Pasquale Bisceglia.

Nel suo intervento, Antonio Bassolino (nella foto), ha replicato che il Pd «deve essere anche contro: contro la camorra, contro l’illegalità, contro le disuguaglianze e contro i tentativi di non far contare i cittadini». Il presidente della Regione Campania ha ricordato l’esperienza del campeggio del 1992: «Tempi di battaglie importanti contro la camorra, come il corteo di Ottaviano e la sfida sotto il castello in cui viveva ancora la sorella di Raffaele Cutolo o come le manifestazioni nella sezione del Pci a Casal di Principe contro il boss Sandokan».
Rivolgendosi alla platea di giovani Bassolino sottolinea che la loro è la generazione figlia di quelle battaglie: «Non tocca a me dirvi come costruire la vostra esperienza nel Pd, tocca a voi costruirla nel nome della libertà e della democrazia e rafforzando una peculiarità meridionale contro la criminalità organizzata. All’epoca, quando ero giovane, la mia spinta fu di contrastare i caporali che andavano a tastare i muscoli dei braccianti prima di sceglierli per un lavoro. Voi avete il compito di non avere nostalgie sbagliate ma la passione contro le disuguaglianze», dice ancora Bassolino.
«Lo Svimez – ha concluso il presidente della Regione- ci dice che il 40 per cento dei laureati del Sud emigra al Nord. Questo è un grande tema per il Partito democratico che porta con sé il tema della qualità dello sviluppo».

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