«Con Walter Veltroni siamo impegnati a trasformare anche il Gargano in una realtà moderna e avanzata». Si chiude così una nota congiunta diffusa da Antonio Giuffreda, capogruppo dei Democratici di Sinistra nel Consiglio comunale di Vieste, e Michele Eugenio Di Carlo, coordinatore cittadino della Margherita.
In questi giorni di agosto, Vieste si conferma “capoluogo” non solo del turismo ma anche del più intenso lavoro intorno alle primarie del 14 ottobre. Dopo l’incontro di venerdì 17 con Gianni Pittella, coordinatore nazionale della campagna di Enrico Letta, organizzato dal segretario cittadino dei Ds, Aldo Ragni, arriva adesso la presa di posizione di Giuffreda e Di Carlo per Veltroni. Anche loro sottolineano il fatto che il Pd è «uno strumento dalla forte connotazione federativa necessario per rispondere alla domanda di protagonismo che viene dalle realtà territoriali del Mezzogiorno».
«In questa ottica –prosegue il documento diffuso oggi-, il Gargano deve proiettarsi nel futuro. I cambiamenti climatici, la globalizzazione, che incidono direttamente nella sfera dei diritti delle nostre genti, non devono trovare impreparata questa terra. I grandi cambiamenti o si governano o si subiscono. Questa è la sfida che sta di fronte al Mezzogiorno e al Gargano. Spesso abbiamo subito i contraccolpi di scelte politiche concepite altrove che hanno inciso negativamente sul nostro territorio. Vogliamo dare il nostro contributo per costruire una nuova classe dirigente capace di sfruttare le enormi potenzialità culturali, ambientali ed economiche di questo territorio per rilanciare l’immagine e la vitalità del Gargano, per conseguire una maggiore crescita economica, culturale e sociale, per combattere pratiche clientelari e corruttrici a difesa dei diritti, della legalità e della trasparenza.
La missione del Partito democratico del Gargano deve essere quella di fermare i flussi migratori dei più giovani, di ancorare le intelligenze e le professionalità al nostro territorio con un ritorno alla crescita, che significa nuova capacità di far crescere l’economia, produzione di ricchezza diffusa e benessere, riduzione della pressione fiscale, creazione di più lavoro con occupazione migliore e meno precaria.
Abbiamo ritrovato queste nostre ragioni nel discorso pronunciato da Veltroni a Torino con il quale ha disegnato un’idea di Paese e di futuro che ci convince –concludono Giuffreda e Di Carlo-. Ci convince l’idea di investire nella difesa e nella valorizzazione dell’ambiente, del patrimonio storico, architettonico, culturale, paesaggistico che formano la spina dorsale che tiene in piedi l’economia del Gargano. Ci convince l’idea di guardare al futuro con ottimismo, di non chiuderci in una nicchia minoritaria ma di partecipare ad un lavoro comune per costruire un soggetto politico nuovo capace di rappresentare e valorizzare le specificità territoriali».
Più “ecumenico” lo stato dell’arte rappresentato da Di Carlo, relativamente alle scelte dei dirigenti della Margherita viestana. «Al già costituito comitato pro-Letta, che l’altra sera ha organizzato una bellissima manifestazione, sta seguendo la nascita del comitato pro Veltroni –informa il segretario dei DL-. I dirigenti locali della Margherita stanno effettuando liberamente le loro scelte in uno spirito di totale amicizia, accordo e rispetto reciproco, pienamente convinti del valore plurale e democratico di un confronto sereno sui temi e sui progetti dei diversi candidati. Si sono orientati per Letta i dirigenti Traja e Mazzone, mentre i dirigenti Pecorelli, Olivieri, Del Duca, Grima, Ciccone, Colletta, Di Carlo costituiranno nei prossimi giorni il comitato pro Veltroni, insieme a diversi dirigenti dei Democratici di Sinistra e ad esponenti della società civile. Alcuni dirigenti indecisi potrebbero optare per la candidatura di Rosy Bindi. La Margherita di Vieste –conclude Di Carlo- è convinta che l’eventuale costituzione di un comitato pro Bindi sia da considerare un fatto positivo, atto a favorire la rappresentanza e la partecipazione di un maggior numero di soggetti al nuovo Partito Democratico».
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