Il presidente del Consiglio provinciale, Enrico Santaniello, ha accolto la richiesta avanzata dai gruppi di minoranza e convocato, venerdì 14 novembre, il Consiglio provinciale per una discussione monotematica dedicata al riordino della rete scolastica.
In preparazione dell’incontro, i rappresentanti di PD, IdV, PRC e PS hanno incontrato i rappresentanti dei sindacati confederali per approfondire la conoscenza delle conseguenze della ‘riforma Gelmini’ e concertare le proposte da portare all’attenzione nel corso dell’Assise. “Il quadro è critico – commenta Antonio Prencipe, capogruppo del Partito Democratico – perché il taglio dei posti di lavoro sarà consistente in tutti i settori della scuola”.
Per le attività amministrative e di sorveglianza, ad esempio, già la manovra finanziaria estiva ha determinato le perdita di circa 120 unità in conseguenza della riduzione del numero delle classi. “Si è così aggravata una situazione complessivamente deficitaria – continua Prencipe – perché, al contrario di quanto sostenuto dalla Gelmini e dal centrodestra, in molti istituti della Capitanata già lo scorso anno si era scesi al di sotto della soglia minima di personale necessario alla sorveglianza”.
Ancora più gravi, sotto il profilo numerico, le conseguenze per gli insegnanti di sostegno: oltre 300 i posti che si perderanno in Capitanata. Vale a dire: oltre 300 precari che non rientreranno a scuola o non saranno assunti il prossimo anno scolastico.
“Chi il posto lo ha già perso – sottolinea il capogruppo del PD – è quel centinaio di docenti che fino allo scorso anno è stato impiegato nei corsi serali per lavoratori e stranieri, attività ad elevato contenuto sociale, che non sono stati attivati per il taglio dei fondi già effettuato in estate”.
“Il Consiglio provinciale avrà, finalmente, la possibilità di discutere su un tema così complesso e che afferisce esplicitamente alle sue prerogative istituzionali. Ancora una volta – conclude Antonio Prencipe – prendiamo atto che solo i gruppi di minoranza avvertono la responsabilità, istituzionale e politica, si sollecitare dibattiti di tale portata”.
In preparazione dell’incontro, i rappresentanti di PD, IdV, PRC e PS hanno incontrato i rappresentanti dei sindacati confederali per approfondire la conoscenza delle conseguenze della ‘riforma Gelmini’ e concertare le proposte da portare all’attenzione nel corso dell’Assise. “Il quadro è critico – commenta Antonio Prencipe, capogruppo del Partito Democratico – perché il taglio dei posti di lavoro sarà consistente in tutti i settori della scuola”.
Per le attività amministrative e di sorveglianza, ad esempio, già la manovra finanziaria estiva ha determinato le perdita di circa 120 unità in conseguenza della riduzione del numero delle classi. “Si è così aggravata una situazione complessivamente deficitaria – continua Prencipe – perché, al contrario di quanto sostenuto dalla Gelmini e dal centrodestra, in molti istituti della Capitanata già lo scorso anno si era scesi al di sotto della soglia minima di personale necessario alla sorveglianza”.
Ancora più gravi, sotto il profilo numerico, le conseguenze per gli insegnanti di sostegno: oltre 300 i posti che si perderanno in Capitanata. Vale a dire: oltre 300 precari che non rientreranno a scuola o non saranno assunti il prossimo anno scolastico.
“Chi il posto lo ha già perso – sottolinea il capogruppo del PD – è quel centinaio di docenti che fino allo scorso anno è stato impiegato nei corsi serali per lavoratori e stranieri, attività ad elevato contenuto sociale, che non sono stati attivati per il taglio dei fondi già effettuato in estate”.
“Il Consiglio provinciale avrà, finalmente, la possibilità di discutere su un tema così complesso e che afferisce esplicitamente alle sue prerogative istituzionali. Ancora una volta – conclude Antonio Prencipe – prendiamo atto che solo i gruppi di minoranza avvertono la responsabilità, istituzionale e politica, si sollecitare dibattiti di tale portata”.
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