“La Giunta provinciale non può continuare ad essere indifferente nei confronti degli effetti della riforma Gelmini in Capitanata; non quando si annuncia che i primi a chiudere saranno tre istituti del nostro territorio”. Lo afferma il capogruppo del PD a Palazzo Dogana, Antonio Prencipe, dopo aver letto le anticipazioni di stampa sulla paventata chiusura di un’elementare e una media a Lucera e dell’Istituto d’Arte a Cerignola.
Proprio su quest’ultimo istituto “la Provincia esercita la propria competenza amministrativa, dunque dovrebbe essere particolarmente interessata a conoscerne il destino e ad intervenire, di concerto con l’Amministrazione comunale e la Regione Puglia, per evitare la mortificazione di docenti e alunni”.
Stando alle proiezioni elaborate dal Coordinamento provinciale del PD sui dati dell’Ufficio scolastico provinciale, in Capitanata 50-60 istituti perderanno l’autonomia il prossimo anno e oltre 100 classi saranno cancellate.
Ritorna, dunque, di grande attualità, la richiesta rivolta alla Giunta e “finora inevasa, di attivarsi per comprendere appieno cosa accadrà negli istituti di competenza dell’Amministrazione provinciale: quante aule e plessi saranno tagliati; come dovrà essere riorientata la spesa per la manutenzione e gli investimenti per la costruzione di nuovi edifici”.
“La sintonia e la consonanza politica tra il Governo nazionale e la Giunta provinciale non può essere addotta a motivazione del disinteresse nei confronti dei problemi che, di qui ad un anno, migliaia di famiglie, lavoratori e studenti si troveranno ad affrontare a causa di una riforma scellerata – conclude il capogruppo del Partito Democratico – a meno di non volersi assumere la gravissima responsabilità di sottoscrivere il dissesto del sistema formativo in Capitanata”.
Proprio su quest’ultimo istituto “la Provincia esercita la propria competenza amministrativa, dunque dovrebbe essere particolarmente interessata a conoscerne il destino e ad intervenire, di concerto con l’Amministrazione comunale e la Regione Puglia, per evitare la mortificazione di docenti e alunni”.
Stando alle proiezioni elaborate dal Coordinamento provinciale del PD sui dati dell’Ufficio scolastico provinciale, in Capitanata 50-60 istituti perderanno l’autonomia il prossimo anno e oltre 100 classi saranno cancellate.
Ritorna, dunque, di grande attualità, la richiesta rivolta alla Giunta e “finora inevasa, di attivarsi per comprendere appieno cosa accadrà negli istituti di competenza dell’Amministrazione provinciale: quante aule e plessi saranno tagliati; come dovrà essere riorientata la spesa per la manutenzione e gli investimenti per la costruzione di nuovi edifici”.
“La sintonia e la consonanza politica tra il Governo nazionale e la Giunta provinciale non può essere addotta a motivazione del disinteresse nei confronti dei problemi che, di qui ad un anno, migliaia di famiglie, lavoratori e studenti si troveranno ad affrontare a causa di una riforma scellerata – conclude il capogruppo del Partito Democratico – a meno di non volersi assumere la gravissima responsabilità di sottoscrivere il dissesto del sistema formativo in Capitanata”.
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