L’analisi del voto alle recenti elezioni politiche e amministrative ha impegnato, nel pomeriggio di ieri, l’Esecutivo provinciale del Partito Democratico di Capitanata in una approfondita e serena discussione.
Rigorosa la relazione introduttiva del segretario provinciale, Paolo Campo, secondo il quale “le difficilissime condizioni di contesto, testimoniate dagli esiti delle altre competizioni amministrative importanti quanto quella per la Provincia di Foggia, non possono nascondere alcuni significativi elementi di criticità emersi a livello provinciale e locale”.
Sebbene si segnali “il felice esito della competizione a San Giovanni Rotondo, frutto di un buon lavoro di sintesi politica realizzato dal nuovo gruppo dirigente”, il risultato del Partito Democratico, “nonostante l’impegno profuso a tutti i livelli e l’innovativo profilo programmatico assunto, non è stato all’altezza delle nostre aspettative; dunque, sollecita una discussione sulla nostra capacità di intercettare i dinamismi esistenti nella società, in particolare in quella foggiana, e di includere nuove istanze che provengono dalla cittadinanza attiva”. Proprio per favorire lo svolgimento di un dibattito “approfondito, ma rapido, sul futuro del partito – ha concluso Campo – con grande serenità d’animo, vi rimetto il mandato che mi avete affidato con l’elezione a segretario provinciale; ribadendo la mia volontà di lavorare per il bene del PD qualunque sia il ruolo che riterrete opportuno affidarmi”.
Con all’orizzonte nuove, importanti sfide elettorali, il dibattito svolto dall’Esecutivo ha già fatto emergere alcune priorità.
Innanzitutto, la necessità di riprendere e portare a conclusione il processo di radicamento territoriale del partito nuovo, inevitabilmente sospeso a causa delle elezioni.
Quindi, la ridefinzione del quadro strategico delle alleanze, coerente con la vocazione del PD ad essere forza riformista e di governo, che abbia precise connotazioni programmatiche e non sia, esclusivamente, di natura elettorale.
Infine, costruire un’opposizione di alto profilo politico all’interno del Consiglio provinciale, fondata sulle proposte programmatiche avanzate in campagna elettorale e indirizzata a favorire il processo di rinnovamento della classe dirigente.
Al termine del dibattito, connotato anche dal sostegno all’attività svolta da Paolo Campo nella duplice veste di segretario provinciale e candidato alla Presidenza della Provincia di Foggia, Aldo Ragni, responsabile Organizzazione, ha avanzato una proposta di deliberato con cui, sostanzialmente, “l’Esecutivo ritiene non ci siano le condizioni per aprire la discussione sulla segreteria provinciale”.
Rigorosa la relazione introduttiva del segretario provinciale, Paolo Campo, secondo il quale “le difficilissime condizioni di contesto, testimoniate dagli esiti delle altre competizioni amministrative importanti quanto quella per la Provincia di Foggia, non possono nascondere alcuni significativi elementi di criticità emersi a livello provinciale e locale”.
Sebbene si segnali “il felice esito della competizione a San Giovanni Rotondo, frutto di un buon lavoro di sintesi politica realizzato dal nuovo gruppo dirigente”, il risultato del Partito Democratico, “nonostante l’impegno profuso a tutti i livelli e l’innovativo profilo programmatico assunto, non è stato all’altezza delle nostre aspettative; dunque, sollecita una discussione sulla nostra capacità di intercettare i dinamismi esistenti nella società, in particolare in quella foggiana, e di includere nuove istanze che provengono dalla cittadinanza attiva”. Proprio per favorire lo svolgimento di un dibattito “approfondito, ma rapido, sul futuro del partito – ha concluso Campo – con grande serenità d’animo, vi rimetto il mandato che mi avete affidato con l’elezione a segretario provinciale; ribadendo la mia volontà di lavorare per il bene del PD qualunque sia il ruolo che riterrete opportuno affidarmi”.
Con all’orizzonte nuove, importanti sfide elettorali, il dibattito svolto dall’Esecutivo ha già fatto emergere alcune priorità.
Innanzitutto, la necessità di riprendere e portare a conclusione il processo di radicamento territoriale del partito nuovo, inevitabilmente sospeso a causa delle elezioni.
Quindi, la ridefinzione del quadro strategico delle alleanze, coerente con la vocazione del PD ad essere forza riformista e di governo, che abbia precise connotazioni programmatiche e non sia, esclusivamente, di natura elettorale.
Infine, costruire un’opposizione di alto profilo politico all’interno del Consiglio provinciale, fondata sulle proposte programmatiche avanzate in campagna elettorale e indirizzata a favorire il processo di rinnovamento della classe dirigente.
Al termine del dibattito, connotato anche dal sostegno all’attività svolta da Paolo Campo nella duplice veste di segretario provinciale e candidato alla Presidenza della Provincia di Foggia, Aldo Ragni, responsabile Organizzazione, ha avanzato una proposta di deliberato con cui, sostanzialmente, “l’Esecutivo ritiene non ci siano le condizioni per aprire la discussione sulla segreteria provinciale”.
La proposta sarà sottoposta all’Assemblea provinciale del PD, convocata lunedì 12 maggio, alle ore 16.30, presso l’Auditorium della Biblioteca provinciale di Foggia (viale Michelangelo).
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