
Interpellato sulla sua mancata candidatura alle primarie, il ministro ha chiarito. «È un ragionamento sulla ditta, sull'opera. Fosse partita in un altro modo, sarebbe stata utile una mia candidatura. Così mi è sembrato utile, e ne sono ancora convinto, che una mia candidatura non avrebbe fatto bene all'operazione». Bersani ha poi spiegato che insieme a Walter Veltroni è interpretato come appartenente a un’area di rinnovamento di questa sinistra: «Ho pensato di fare una scelta più utile dicendo che appoggio Veltroni con convinzione e con le mie convinzioni. Penso che Veltroni sia il candidato che è nelle condizioni migliori per fare una sintesi comune delle forze che abbiamo, per spingere avanti l’idea di rinnovamento e rivolgersi a culture molto ampie». Bersani ha poi sottolineato l’importanza di evitare il rischio che il popolo dei democratici sia ridotto a spettatore, invece «deve essere molto mobilitato».
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