«Comprendo perplessità e amarezza per l’improvvisa accelerazione che mi ha costretto a rompere ogni indugio, ma ti chiedo di riflettere sulla necessità di presentare il nascente partito più unito che mai». Così il candidato alla segreteria del Partito Democratico pugliese, Michele Emiliano (nella foto, a sinistra), in una lettera al segretario regionale della Margherita, Fabiano Amati (nella foto, a destra) anch’egli intenzionato a candidarsi. Emiliano si dice rammaricato per il fatto di non avere Amati a suo sostegno. A stretto giro di posta, la replica.
«Caro Michele, grazie per la lettera, ma non mi pare che tu abbia risposto alle tante domande che ti ho posto o che ti hanno posto a mezzo stampa tanti amici negli ultimi giorni –scrive Amati-. Sai bene che la mia iniziativa non è centrata su un improbabile contrasto personale ma sull’idea di PD che ancor oggi ci divide. E bada che ti divide anche da tanti amici che in pubblico ti sostengono e che in privato menano giusti fendenti. Le tue dichiarazioni descrivono un partito fondato su un leader, che a sua volta trae forza da altri leader, dimenticando la massa di Cittadini ed eletti (Parlamentari, Sindaci, Consiglieri regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali) che vogliono giustamente dire la propria».
Più avanti, senza risparmiare critiche aspre a Emiliano sull’atteggiamento avuto nei confronti dei partiti e dei militanti dei partiti, Amato aggiunge: «Tu mi chiedi di restare con te, io ti esorto a restare con noi. La differenza non è di poco conto perché è l’approccio che svela il pronostico sul futuro. Allo stato la mia proposta contiene l’invito a realizzare il noi, la tua il me. Io penso che non si possano superare odi, rancori ed invidie, attivando altri odi, altri rancori e altre invidie, allontanando chiunque la pensi diversamente.
Il PD pugliese è un nuovo partito se ingloba tutti. Se sarà in grado di far sentire a casa propria tanti Cittadini, compresi Emiliano, Divella, Florido, Pellegrino, Stallone, Errico e tante personalità che guidano con entusiasmo diverse istituzioni locali». E ancora: «Il PD ha il compito di dare stabilità e forza all’ottimo governo di Nichi Vendola e rifiuta ogni occupazione sulla redistribuzione dei posti in giunta, preferendo la produzione d’impegno sulle proposte per migliorare la Puglia. Caro Michele, pensi di aver risposto a queste osservazioni o a queste domande? A prescindere da chi si candida, hai voglia di prendere il “toro per le corna” e parlarne?».
mercoledì 15 agosto 2007
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