domenica 30 settembre 2007

Veltroni capitano, Bindi antagonista: ricerca su Pd e comunicazione

Le forme concilianti di Veltroni (leader capitano), gli sforzi di innovazione di Letta (leader tranquillo), la speranza solidale di Rosy Bindi (leader diversa). A due settimane dalle elezioni, Open Political Space, associazione specializzata in ricerca e comunicazione politica, ha studiato le campagne dei candidati alla carica di segretario del Partito Democratico. La ricerca ha analizzato il materiale elettorale ma soprattutto gli interventi pubblici dei candidati, da quello di Veltroni al Lingotto per arrivare alla convention piacentina di Enrico Letta passando per le lettere e le interviste sui quotidiani nazionali. «Produrre adesso uno studio del genere –spiegano gli autori della ricerca- vuol dire due cose: dare elementi di riflessione sulle forme e i contenuti del nuovo partito, anche per aiutare la scelta, e fornire chiavi di analisi e azione strategica». «La cosa più interessante –dicono i ricercatori di Ops!– è notare uno spazio di posizionamento non ancora occupato: quello delle battaglie culturali in grado di determinare quelle differenze che permettano ai cittadini di attivare meccanismi, affettivi e cognitivi, di identificazione. Venendo ai candidati, Veltroni corre da vincitore, con uno stile pragmatico e con la capacità di doppio posizionamento, senza mai dividere, sempre conciliando. Rosy Bindi sembra stretta tra valori tradizionali e istanze morali, con un profilo antagonista. Letta ci prova, ha idee narrative e parole chiave potenzialmente innovative, ma resta stretto in un profilo tecnico e competente, senza riuscire a mettersi in contatto con speranze, passioni, immaginari. C’è uno spazio scoperto simbolico, in positivo (legato alle modalità del volere) e in negativo (come elementi di conflitto costruttivi) libero e aggredibile”. Il primo report fa parte di una ricerca autofinanziata che prevede ulteriori contributi che verranno pubblicati nelle prossime settimane.

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