
Secondo Caivano, «le Comunità Montane hanno esaurito il loro compito e per ragioni diverse, tra cui la totale insensibilità delle Regioni, basti guardare al fallimento della Legge 97 del 1994 sulla montagna per capire lo stato di abbandono istituzionale di questo ente di secondo livello. Le nuove funzioni e soprattutto la necessità di snellire i procedimenti e nello stesso tempo accorpare servizi ci portano a ritenere necessaria la chiusura di questi enti e di favorire lo sviluppo di unioni di piccoli comuni per aree omogenee sui servizi e senza appesantirle con strutture di governo politico costose e farragginose. Ai cittadini ed al popolo della rete chiediamo di partecipare al sondaggio nella consapevolezza di voler costruire un momento di democrazia partecipata dal basso per rendere la cittadinanza attiva e presente nei momenti decisionali».
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